Umbria Green Holidays

PACCHETTI DELLE STRUTTURE

TREK & TIPICITÀ

Il castello di Pupaggi è una struttura unica, immersa nello splendido scenario naturale nel cuore verde dell’Umbria.  Da un vecchio castello fortilizio sono stati realizzati appartamenti con capienza diversa l’uno dall’altro, con numerosi spazi comuni a disposizione degli ospiti. L’antico paesino di Pupaggi si configurò nel XI secolo attorno alla chiesa di S. Sebastiano. Si tratta di una tipica villa sorta sull’omonimo altopiano, composta da un ampio piazzale interno su cui si affacciano sia la chiesa che il complesso agrituristico dominato da una torre colombara. Questo lungo week end è dedicato agli amanti della natura e a coloro che desiderano evadere dal caos ed assaporare cibi a km 0.

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Giovedì

VIAGGIO NEI SAPORI UMBRI. Benvenuti al Castello di Pupaggi, ci troviamo all’interno dell’area SIC IT5210044-BOSCHI DI TERNE-PUPAGGI che si estende per circa 1500 ettari a nord-ovest di Sellano, sfiora i 1000 metri di quota e presenta estesi boschi di cerri, carpini e castagni. Arrivo in struttura e sistemazione. Conosciamo il territorio che ci circonda con una breve passeggiata attorno alla meravigliosa struttura per poi partecipare ad un corso di cucina per imparare a ideare e realizzare uno o più menu accostando adeguatamente i cibi e scegliendo con attenzione i vini che lo accompagnano. Il corso consiste in un percorso teorico e pratico della cucina tradizionale umbra. Essenzialità, semplicità e concretezza sono peculiarità della cucina del Castello di Pupaggi, elementi indispensabili per la realizzazione del più semplice come del più raffinato dei menù ed impreziositi dalla qualità delle materie prime utilizzate Si potranno realizzare divere ricette come la torta al testo e gli umbricelli (tipica pasta umbra fatta a mano). A seguire cena nel ristorante ricavato dalle vecchie segrete del Castello. 

CENA CON DELITTO.  La cena con delitto (murder party in inglese) nella sua forma ludica è un gioco di ruolo di argomento giallo, stile investigativo. I partecipanti al gioco, sotto la guida di un “regista”, dovranno scoprire il colpevole e capire le dinamiche degli eventi in base agli elementi in loro possesso dall’inizio o nel prosieguo della serata. Il gioco richiede l’esistenza di un copione strutturato (noto integralmente al solo regista), una discreta abilità interpretativa di tutti i partecipanti e la reciproca interattività. Il Castello di Pupaggi rappresenta una scenografia perfetta per allestire un delitto attraverso le storie e leggende che lo avvolgono. Tra amori e antiche contese nacque infatti la leggenda della Bella Pupa, giovane fanciulla del castello. Sanguinose battaglie furono intraprese dai nobili feudatari delle zone limitrofe per conquistare la Bella Fanciulla. Quando le armi ebbero ragione sull’amore, i pupaggesi diedero protezione al vero Amore della Pupa sull’alta torre del Castello. Gli scontri sanguinosi sono tuttora raccontati tra mito e leggenda, dai vecchi pastori del luogo. Da questa storia nacque il nome di Pupaggi, a ricordo della nobile e bella Pupa. Che l’investigazione dunque abbia inizio!

Venerdì

TREK & ABBAZIE. SIC IT5210042 LECCETA DI SASSOVIVO. Difficoltà: E; Dislivello: 250; Km: 7; Sentieri: C1 Spostamento in mattinata in auto presso la località Ponte Santa Lucia ed inizio escursione. Si prende il sentiero che risale nel bosco e, al primo bivio, si prosegue a sinistra, lungo una discreta salita. Il percorso è tracciato da segnavia bianco rossi con scritto “Sent. C1” provenienti da Pale. Si seguono i segni sul sentiero che dopo il valico scende con una carrareccia lungo il “Campolungo” fino ad incrociare una strada asfaltata su un ampio tornante con visibili un vecchio Lavatoio e Fontanile con area picnic. Dopo 200m si è arrivati all’Abbazia di Santa Croce in Sassovivo. Arroccata in un idilliaco paesaggio naturale, l’Abbazia, fondata nella seconda metà del sec. XI, offre all’interno del suo vasto complesso, importanti testimonianze storiche ed artistiche e suggestivi scorci architettonici. La Chiesa, in cui sono conservati frammenti di affreschi quattrocentenschi, la Cripta di San Marone, eremita siro-babilonese vissuto nel IV secolo, lo splendido Chiostro romanico opera del maestro Pietro de Maria. 

Nel pomeriggio: CORSO DI NORCINERIA. Norcia è la patria della norcineria, l’arte di lavorazione delle carni suine che alla città deve il proprio nome. Nella zona sono ancora numerose le cosiddette “norcinerie”, botteghe in cui lavorano i “norcini”, cioè gli addetti alla lavorazione delle carni di maiale secondo il metodo tradizionale. Se nelle norcinerie si producono tutti i tipi di insaccati, dal salame al capocollo, dalla lonza ai tanti altri prodotti unici della tradizione norcina, il prodotto tipico per eccellenza e tra i più conosciuti di Norcia è il prosciutto di Norcia, dal 1998 marchio IGP. In questo corso sarete guidati da un mastro norcino che vi farà partecipare attivamente alla lavorazione delle carni fino alla parte conclusiva e più gustosa fatta di assaggi di salsicce, salami, coppe e pancetta. Il corso è aperto a tutti coloro che amano i salumi e vogliono avvicinarsi ai segreti della produzione: dalla selezione alla macinatura delle carni, dal condimento dell’impasto all’insaccaggio.

Sabato

ALLA SCOPERTA DELLE RICCHEZZE DELL’ALTOLINA. Difficoltà: E; Dislivello:300 m; Km:4. Sotto il nome di Altolina va la parte di territorio compresa fra i due centri frazionali di Belfiore e Pale e più precisamente la zona in cui il fiume Menotre, uscendo dall’abitato di Pale (482 s.l.m.), supera, attraverso salti e diramazioni, il dislivello che mette il fiume in quota con l’abitato di Belfiore (298 s.l.m.). L’escursione risulta breve ma ricchissima di cose interessanti, sia dal punto di vista storico-artistico che da quello naturalistico e paesaggistico.

Si parte dal piccolo abitato di Pale, un pugno di case del Folignate, percorrendo il sentiero per l’Eremo benedettino di Santa Maria Giacobbe, che si raggiunge dopo una rapida (ma facile) scalinata con una via crucis. Il Santuario, incastonato tra le rocce del Sasso di Pale, venne edificato intorno al 1200 per venerare Maria Jacobi. L’eremo fa parte dei cosiddetti ‘santuari terapeutici’ ed è stato per questo motivo meta di pellegrinaggi da parte dei sofferenti di dolori reumatici. La visita all’eremo (solo su prenotazione) é entusiasmante e l’interno del complesso è davvero notevole con i suoi meravigliosi affreschi. Si ripercorre la scalinata al contrario e si riprende il sentiero (questa volta in leggera discesa) fino a raggiungere il punto più basso dell’intero percorso, vale a dire l’area parcheggio dell’Altolina. In questa zona si intercetta la Via Lauretana, contrassegnata nella segnaletica dalla scritta VL nella banda bianca e rossa, un cammino di importanza storico-religiosa notevole che parte dalla città francesca di Assisi per raggiungere il Santuario della Madonna nera di Loreto. Lo si percorre fino a ritornare nell’abitato di Pale dove si chiude l’anello. Questa parte dell’itinerario è chiamato sentiero natura ed è caratterizzato da una serie di suggestivi salti che il fiume Menotre forma all’interno del bosco. Salendo si incontrano diverse cascate, una più bella dell’altra, un acquedotto romano e i resti di un’antica cartiera. Per completare la visita di Pale si possono visitare le grotte dell’Abbadessa, sempre su prenotazione. 

Si consiglia di completare la giornata con una passeggiata a Rasiglia, un piccolo agglomerato di case immerse nell’acqua, ad appena 10 minuti in macchina da Pale, chiamata per l’appunto il Borgo dei Ruscelli.

Domenica

A CACCIA DI TARTUFI. Il prodotto della terra per eccellenza, il tartufo, rappresenta un altro fiore all’occhiello della zona e dell’intera Regione. Le specie di tartufi presenti in Valnerina sono ben tre: Il Tartufo Nero Pregiato di Norcia, il Tartufo Estivo e il Tartufo Invernale. L’abbondanza di questo prodotto nei boschi di questo territorio è il motivo per cui entra spesso nelle ricette della tradizione gastronomica umbra: è usato come condimento per la pasta, per donare sapori particolari a formaggi e insaccati, o per preparare piatti come l’agnello al tartufo nero, sintesi perfetta delle tradizioni della Valnerina. Per gli amanti del tartufo, l’appuntamento da non perdere è la Mostra Mercato del Tartufo Nero di Norcia, organizzata ogni febbraio. Non perdete l’occasione di una caccia al tartufo! l’odore della terra umida del sottobosco, il suono del silenzio e la sensazione di totale libertà, immersi nella natura, poi uno scodinzolare festoso e il vanghetto si immerge nella terra esattamente dove punta il fiuto del fido amico ed infine il profumo del tartufo. Questo è solo un assaggio delle sensazioni che potrete provare nell’esperienza dedicata alla scoperta del tartufo umbro, in compagnia di un esperto cacciatore di tartufi, che vi guiderà nei boschi con i suoi cagnolini svelandovi i suoi segreti. Al termine della caccia seguirà una degustazione in struttura di pietanze a base di tartufo. Fine dei servizi.

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